Cenni Storico Geografici

Il Comune di Besnate ha una superficie territoriale di 7,68 kmq. ed un'altitudine di 300 metri sul livello del mare. Nella sua massima elevazione, sulla collina del Ravellino, si raggiungono i 330 metri. Comprende le seguenti località: Besnate, Buzzano, Centenate. Ha, al 30 giugno 2001, una popolazione di 4856 abitanti.

Data di pubblicazione:
Cenni Storico Geografici

Confina a nord con il Comune di Sumirago, a nord-est con quello di Jerago con Orago, a sud-est con quello di Cavaria con Premezzo, a sud con quello di Gallarate, a sud-ovest con quello di Arsago Seprio e a nord-ovest con quello di Mornago. Besnate dista 17 km. Da Varese, 7 da Gallarate, 13 da Busto Arsizio e 7 da Somma Lombardo.
 
POPOLAZIONE RESIDENTE SUDDIVISA PER ANNO

1861:920

1871:1010

1881:1074

1901:1500

1911:1757

1921.1965

1931: 2322

1936. 2213

1951: 2659

1961:3472

1971:4072

1981:4533

1991:4615

2001:4856

2011:5464

2019:5596

                                                                                      

Dal prospetto si può desumere come i maggiori incrementi demografici si siano verificati a cavallo dei due secoli, con il processo di industrializzazione, e negli ultimi cinquanta del Novecento con il fenomeno dell'immigrazione verso i posti di lavoro nelle nostre fabbriche.
Il territorio comunale ha importanti vie di comunicazione, prima fra tutte la linea ferroviaria Milano - Luino ed il tronco dell'autostrada dei Laghi A8 per Sesto Calende, attualmente collegato con l'autostrada per Alessandria Genova e Gravellona Toce.
Passano inoltre, per Besnate, tre strade provinciali: la SP 26 per Gallarate Jerago, la SP 34 per Mornago e la SP 49 per Arsago Seprio e Quinzano.
Il territorio del Comune di Besnate è situato sulla fascia collinare delimitata ad occidente dalla valle del fiume Ticino, ad oriente dalla valle del torrente Arno; appartiene cioè a quell'ambito dell'alta e media pianura terrazzata della Provincia di Varese che, con altezza oscillante dai 200 ai 400 metri, va dal capoluogo fino a Lonate Pozzolo.
L'aspetto odierno dell'area è tale da tempi relativamente recenti, ed è il risultato di una serie di notevoli trasformazioni avvenute in epoche preistoriche. Imponenti fenomeni vulcanici avvennero all'inizio dell'era secondaria (i geologi suddividono la storia della terra in cinque ere denominate, a partire dalla più antica, arcaica, primaria, secondaria, ternaria, quaternaria), ai quali fece seguito un lento abbassamento del territorio, che venne completamente invaso dal mare. Alla comparsa dell'uomo sulla terra , durante l'inizio dell'era quaternaria, il mare copriva ancora tutta la Pianura Padana. Erano però già formate le catene alpine ed appenniniche in seguito sia agli antichi fenomeni vulcanici, che ai successivi corrugamenti degli strati magmatici e sedimentari dovuti ai movimenti dei blocchi continentali. Era già iniziato però quel lento fenomeno di sollevamento, tuttora in corso, che unitamente al continuo deposito di materiale trasportato dai fiumi e dai ghiacciai, formerà la Pianura Padana. All'inizio dell'era quaternaria avvennero grandi variazioni climatiche, con periodiche e lunghe diminuzioni della temperatura media. Si susseguirono quindi quattro glaciazioni, a distanza di migliaia di anni l'una dall'altra, denominate : di Gunz, di Mindel, di Riss e di Wurm.
Durante tali periodi i ghiacciai della catena alpina invasero le aree sottostanti, trasportando rocce più o meno sminuzzate, e scavando lentamente le pendici montuose meno resistenti. Al loro ritiro, sciogliendosi in corrispondenza dell'aumento della temperatura media tra una glaciazione e l'altra, i materiali trasportati vennero depositati, creando in tal modo archi di colline dette "Moreniche", che racchiudono tuttora i laghi varesini ed i resti di antichi specchi lacustri più o meno grandi, testimoniati soprattutto dalla presenza di torbiere. Ne sono un esempio, nel territorio di Besnate, i bacini della Lagozza e della Lagozzatta presso la località di Centinate.
In questa zona umida di Besnate convergono alcuni corsi d'acqua che, confluendo fra loro, formano il torrente Sorgiorile, principale affluente del torrente Arno. Uno nasce nel terriotorio di Quinzano e scende verso sud, attraversando il territorio di Besnate col nome di Roggia Pont-Peder (denominazione catastale); gli altri, il Fontanile Vecchio ed il Fontanile Nuovo, hanno origine nel territorio di Arsago Seprio e, dopo aver sottopassato l'autostrada Gallarate - Sesto Calende, si uniscono alla Roggia del Pont-Peder dando origine, come si è detto, al torrente Sorgiorile. Purtroppo queste acque hanno attualmente un elevato grado di inquinamento e per la tutela ed il risanamento loro e di tutti i corsi dei bacini dei torrenti Arno, Rile e Tenore, è stato costituito un Consorzio Volontario tra l'Amministrazione Provinciale di Varese ed i Comuni interessati.Idrograficamente il territorio del Comune di Besnate appartiene al bacino del torrente Arno ed è caratterizzato, nella parte meridionale del paese, dalla zona umida dei "Fontanili" che si estende ad est dalla strada provinciale per Gallarate fino al Monte Pino in territorio di Gallarate e fino al piede dei rilievi morenici su cui poggia parte del territorio di Jerago e di Cavaria. Il fenomeno dei fontanili è causato dalle acque che, scendendo dalle Alpi e venendo assorbite dai terreni permeabili, riemergono quando incontrano suoli impermeabili, affiorando in polle e zampilli numerosissimi dando origine a sorgenti.
La vegetazione della zona dipende da un lato dai fattori bioclimatici e dalla natura del suolo, caratterizzata da composizioni di uniformi che derivano, come già si è detto, da formazioni quaternarie, moreniche, alluvionali e diluviali, ma dall'altro è sempre più il risultato di complesse interrelazioni tra le quali ha un peso determinante l'intervento dell'uomo.
Il territorio comunale di Besnate, unitamente a quello dei comuni di Arsago Seprio, Cardano al Campo, Casorate Sempione, Ferno, Gallarate, Golasecca, Lonate Pozzolo, Somarate, Sesto Calende, Somma Lombardo, Vergiate, Vizzola Ticino, costituisce la parte varesina, di 26.026 ettari, del Parco Regionale Lombardo del Ticino, primo parco fluviale istituito in Europa con Legge Regionale del 9 gennaio 1974 n°2 e successivamente modificata dalla Legge Regionale 15 luglio 1974 n° 42. Finalità di questa istituzione è proteggere quelle aree che, per le loro caratteristiche ambientali, sono meritevoli di salvaguardia, a promuovere e valorizzare alcune zone in vista di una funzione sociale, culturale, turistica.
Discussa è l'origine del nome di Besnate, essendoci discordanze nelle interpretazioni dei maggiori studiosi di toponomastica italiana e locale.
Il toponimo compare nel XIII secolo come "locus Besnate", e come "Besenate", nel Codex Diplomaticus Longobardiae come Besonate, successivamente troviamo le forme "Bisnate", "Besnà".
Il Comune di Besnate ha un proprio Stemma ed un proprio Gonfalone deliberati dal Consiglio Comunale e riconosciuti con decreto del Presidente della Repubblica in data 25 agosto 1953. Il motivo araldico dello stemma è così descritto: "Biscione d'oro al naturale ingollante un putto di carnagione, accompagnato in capo da due imprese, ciascuna formata da tre anelli di rosso, intrecciati e male ordinati, poste in fascia ", e ricorda la giurisdizione dei Visconti su questa terra. Il Gonfalone è formato da "un drappo partito di rosso e giallo, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello Stemma sopra descritto con l'iscrizione centrata i argento: Comune di Besnate…" Le parti di metallo ed i cordoni sono argentati. L'asta verticale è ricoperta di velluto dai colori rosso e giallo, alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia è rappresentato lo Stemma del Comune e sul gambo è inciso il nome. Precedentemente, in epoca fascista, era in uso uno stemma d'argento con il capo di rosso, caricato di un fascio tra due rami di fronde. Tale stemma non fu mai riconosciuto dalla Consulta Araldica, anche se fu comunemente impiegato in atti ufficiali ed inserito nel bollo tondo del Comune. Rimase per qualche anno dopo la caduta del Fascismo, ovviamente senza il simbolo littorio.
Tratto dal libro "BESNATE NEI SECOLI" di Puricelli A. e Guenzani A.

Besnate
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Ultimo aggiornamento

Mercoledi 29 Aprile 2020